2011年2月12日星期六

DARBAR Musica a Oriente


Rassegna musicale promossa dalla Fondazione Torino Musei, a cura di Renzo Pognant

e realizzata dall’Associazione Musicale Contrattempo
dal 10 febbraio al 21 aprile 2011

MAO Museo d’Arte Orientale
via S. Domenico 11 - Torino

Nel suo intento di aprire le menti alle forme d’arte di altri paesi proponendo ai visitatori simboli e stili dell’Oriente, il MAO Museo d’Arte Orientale non poteva ignorare il fondamentale settore della musica. Per questo motivo, a partire dal 10 febbraio 2011 il MAO presenta la rassegna musicale DARBAR, termine che indica il luogo deputato agli eventi artistici negli antichi palazzi dei Maharaja. Verranno proposti esempi significativi di musica orientale garantendo il buon livello delle esecuzioni e l’apporto didascalico-informativo necessario alla loro corretta interpretazione.

Il programma si articola in una serie di concerti dedicati nell'occasione a paesi dell'Asia Centrale e Orientale e di incontri con musicisti ed esperti del settore. Completano il programma una serie di proiezioni cinematografiche e di documentari video attinenti al tema della rassegna: la musica asiatica. Per le caratteristiche del Museo e della sala in cui si terranno i vari incontri ci si è concentrati sulle tradizioni musicali di estrazione classica o popolare tralasciando i fenomeni musicali più contemporanei e contaminati così come le musiche con forte prevalenza rituale che rischiano di essere fraintese al di fuori del loro contesto naturale.

I concerti toccano la Mongolia con il gruppo Transmongolia, costituito da allievi del Conservatorio di Ulan Bator, che apre la rassegna. Si prosegue con la presentazione delle varie tradizioni del paese crocevia dell'intera Asia: l'Afghanistan, ad opera di due affermati musicisti /musicologi inglesi, John Baily e Veronica Doubleday, che frequentano quel paese da oltre quarant'anni e sono fra i più importanti studiosi di musiche afghane al mondo. Ci si spinge ulteriormente ad Oriente con tre aree geografiche a noi molto lontane: la Cina, con un eccezionale concerto pipa e erhu, la Corea, protagonista il komungo, raramente ascoltato al di fuori della penisola Coreana, e Giava (Indonesia) con un programma di musica da camera per un gamelan.

Attorno a questo nucleo centrale del programma ruotano una serie di incontri con musicisti e/o musicologi che approfondiranno alcuni aspetti dei concerti stessi o delle culture di riferimento. L'idea è quella di fornire un impianto teorico che meglio permetta di avvicinare musiche che a prima vista sembrano lontane ed incomprensibili. Musicisti (Alain Panteleimonoff, Aloisyus Suwardi) e musicologi/musicisti (John Baily, Jean During) fra i più importanti conoscitori al mondo dei loro ambiti di competenza illustreranno a parole ma soprattutto con esempi musicali e immagini le peculiarità dei vari universi sonori toccati.

Ad ampliare ancora il raggio d'azione del programma abbiamo inserito una serie di proiezioni di documentari, spesso inediti, che, a partire dalla musica, aumentino la conoscenza dei vari paesi presentati.

Crediamo questa sia un'importante occasione per entrare in contatto in un modo leggero ma non superficiale con una serie di culture ed un continente, l'Asia, con cui da sempre abbiamo intrattenuto rapporti profondi e che oggi più che mai è un protagonista della politica e dell’ economia del mondo con cui dobbiamo confrontarci. Conoscerlo meglio non potrà che aiutarci per intrattenere con esso rapporti chiari e di lungo respiro.

In occasione della rassegna, le gallerie del MAO osserveranno l’orario prolungato tutti i giovedì fino alle ore 23 con visite e percorsi tematici all’interno delle collezioni alle ore 18.


Giovedì 10 febbraio
Gallerie espositive aperte fino alle 23
ore 21.00
Transmongolia - Concerto di musica dalla Mongolia

Mongolia: il paese delle steppe nell’Asia Centrale simbolo di natura incontaminata, vita da nomadi, le yurta e il Deserto del Gobi, le montagne dell’Altai. Transmongolia dona voce alla natura e porta nelle sale da concerto l’infinita grandezza della steppa.

ore 18.00
Sguardi a Oriente: I Mongoli e il Tibet

La Regione Himalayana e l’arte buddhista mongola. A cura di Franco Ricca, Direttore del MAO

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

Giovedì 17 febbraio
ore 21 - Musica a corte in India

Incontro con Alain Panteleimonoff

Alain Panteleimonoff, sitarista francese ha suonato in tutta Europa ed in India. Allievo di Ustad Vilayat Khan con cui ha studiato per molti anni, Panteleimonoff può oggi esser considerato uno dei migliori sitaristi europei, in grado di confrontarsi con i grandi maestri della tradizione indiana. In questa occasione sarà una preziosa guida per addentrarsi nei meandri della musica dell'India del nord.

Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - Sguardi a Oriente: Matrika, le sette divine madri dell’Induismo lettura di un nucleo di opere della Galleria Indiana, a cura di Claudia Ramasso, conservatore per l’Asia Meridionale


Sabato 19 febbraio
ore 16.00 - Alla scoperta della musica indiana

Incontro rivolto ai bambini e ai loro genitori con Alain Panteleimonoff


Giovedì 24 febbraio
ore 21 - Musica classica della Cina

Incontro con Luca Pisano

Luca Pisano, ricercatore in Lingua e Letteratura Cinese presso l’Università Kore di Enna, ha iniziato i propri studi di musica cinese nel 2003 presso il Conservatorio di Shanghai approfondendo in particolare lo studio di guqin (cetra a sette corde). Attualmente si dedica allo studio del guqin sotto la guida del maestro Sou Si-Tai di Hong Kong.

Incontro organizzato dall’Associazione Interculturale ASIAE

Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - Musica e musicanti nella collezione cinese

Percorso tematico nella galleria della Cina.

Giovedì 3 marzo - MUSIC FREEDOM DAY
ore 21 - John Baily e Veronica Doubleday

Concerto di musica afghana

John Baily è musicista (liuto rubab) ed etnomusicologo. Il suo rapporto con l’Afghanistan inizia già nel 1973, con una ricerca sul campo di due anni. Tra il 1984 e il 1986 approfondisce le tecniche sulla realizzazione di film a carattere antropologico presso la National Film and Television School. Dirige, quindi, il film Amir: An Afghan refugee musician's life in Peshawar, Pakistan che riceve diversi premi e che avvia la sua intensa attività di regista, attualmente è a capo della Afghanistan Music Unit. Veronica Doubleday (voce, dayereh) moglie di John Baily, ha seguito il marito in Afghanistan dove ha vissuto a lungo compiendo ricerche etnomusicologiche. Sul territorio ha potuto entrare contatto con diverse donne, in particolare nella zona di Herat, approfondendo lo studio di canti tipici dell'Afghanistan occidentale, particolare nello stile Herati.

Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - Sguardi a Oriente: musici e vita di corte nella collezione islamica. Lettura di opere a partire dalle collezioni del MAO


Venerdì 4 marzo
ore 18 - Le musiche dell'Afghanistan

Incontro con John Baily, Veronica Doubleday e Giovanni de Zorzi

Giovanni De Zorzi, è allo stesso tempo suonatore di flauto ney e dottore di ricerca in Etnomusicologia. Veneziano, da circa vent’anni si occupa di musica classica e sufi di area ottomano-turca, iranica e centroasiatica. La sua attività alterna l’impegno concertistico, in solo o alla guida dell’Ensemble Marâghî, la ricerca sul campo, la scrittura, la direzione artistica di programmi musicali diversi e la didattica, strumentale e accademica. Insegna flauto ney al Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza e Società e Cultura Ottomana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. In una prospettiva editoriale va notato il suo recente Musiche di Turchia. Tradizioni e transiti tra Oriente ed Occidente - Ricordi/Universal Music, 2010.

Sabato 5 marzo
ore 14-18 - Proiezione documentari

Proiezione continua dei documentari Amir: An Afghan refugee musician's life in Peshawar, Pakistan e A Kabul Music Diary diretti da John Baily


Giovedì 10 marzo
ore 21 - La musica nel cinema afghano

Incontro con Reza Mohebi, Soheila Giavaheri ed Enrico Verra

Nato a Ghazni (Afghanistan) il 1 gennaio 1970, Razi Mohebi appartiene all’etnia hazara. Fuggito in Pakistan ha poi proseguito per l'Iran, dove è stato ammesso all’Università di arti cinematografiche di Teheran. In Iran ha conosciuto la moglie Soheila Giavaheri, collaborando ad iniziative orientate a dare sostegno e istruzione ai bambini afghani clandestini. A seguito della caduta del regime talebano, nel 2001, si sono trasferiti in Afghanistan per partecipare alla rinascita culturale del paese fondando la Razi Film House. Nell’estate del 2007la casa di produzione è stata chiusa e oggi Razi Mohebi e la moglie Soheila vivono a Trento nella condizione di rifugiati politici. Enrico Verra, regista torinese, oltre a film e documentari ha negli anni sviluppato un'attenta conoscenza del cinema afghano e iraniano.


Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - L’Asia Meridionale nelle collezioni del MAO

Visita guidata


Sabato 12 marzo
ore 14-18 - Proiezione cortometraggi

Proiezione continua di cortometraggi realizzati da Reza Mohebi, Soheila Giavaheri ed Enrico Verra

Ingresso gratuito alle proiezioni

Giovedì 17 marzo
ore 21.00 - Musica a corte in Cina

Incontro con Liu Fang

Liu Fang, nata Kunming nel 1974, ha iniziato lo studio del pipa (liuto a quattro corde) all’età di sei anni con importanti esibizioni in pubblico ha concluso i suoi studi musicali presso il Conservatorio di Shanghai, dove ha studiato anche il guzheng, un’antica cetra a ventuno corde. Nel 1996 si è trasferita a Montreal dove ha intrapreso una grande carriera internazionale.

Incontro organizzato dall’Associazione Interculturale ASIAE



Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - Abiti, trucco e acconciature

Percorso tematico nelle gallerie della Cina e del Giappone

Giovedì 24 marzo

ore 21.00 - Lingling Yu & Guo Gan

Concerto di musica cinese

Lingling Yu è una virtuosa, suonatrice di pipa (liuto cinese). A otto anni ha iniziato a suonare il violino cinese a due corde, erhu, per poi concentrasi sulla pipa, studiando con il Maestro Dehai Liu. Ha dato concerti sia in solo che con diversi ensemble di musica classica cinese o contemporanea che avvicinano la tradizione classica cinese a quella europea. Guo Gan, suonatore di erhu (violino a due corde, ha alternato allo studio di questo strumento quello del violino, del violoncello e del pianoforte approfondendo le conoscenze di musica classica europea. Trasferitosi a Parigi nel 2001 Guo Gan ha collaborato con numerosi compositori francesi (Yared, Duplessy, Amar) oltre a proseguire la sua attività di diffusione della conoscenza del erhu.



Gallerie espositive aperte fino alle 23
ore 18 - Il Giappone nelle collezioni del MAO

Visita guidata


Venerdì 25 marzo
ore 18 - L'oceano musicale cinese. Strumenti, pratiche, concezioni

Incontro con Daniele Sestili

Daniele Sestili è docente di Etnomusicologia dell'Asia presso l'Istituto italiano di Studi orientali dell'Università di Roma "La Sapienza". Dottore di ricerca in Etnomusicologia, è specialista di Asia orientale. Ha tenuto conferenze e lezioni presso numerose Università e Istituzioni italiane; ha partecipato con relazioni a convegni internazionali in Giappone e Cina.


Giovedì 31 marzo
ore 21 - Kim Eunjung

Concerto di musica coreana

Giovane suonatrice coreana di komungo (cetra a tavola con ponticelli mobili). Nel 2008 ha conseguito un master in Musica tradizionale coreana presso l'Università Nazionale di Chonnam (ROK); nel 2006 è stata premiata nel Concorso di Musica tradizionale di Chun-hyang (ROK). Attualmente svolge le sue ricerche nell'ambito del Master in etnomusicologia dell'Università di Sheffield (UK)


Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - Introduzione all’arte coreana

Lezione a cura di Marco Guglielminotti Trivel, conservatore per l’Asia Orientale


Venerdì 1 aprile
ore 18 - I suoni della tradizione coreana. Dal repertorio di corte alla musica contadina

Incontro con Daniele Sestili


Giovedì 7 aprile
ore 21 - Theresia Sri Kurniati

Danze giavanesi

Theresia Sri Kurniati, nata a Surakarta (Giava centrale, Indonesia) è insegnate presso l'ISI (College of Arts) di Surakarta dal 1980. Kurniati è insegnate e ballerina riconosciuta internazionalmente. Oltre ad insegnare è prima ballerina del gruppo del Mangkunegaran Palace. Come maestra è stata invita varie volte in Olanda proprio per insegnare danze giavanesi, mentre con il gruppo la ISI Dance Troupe e la Mangkunegaran Dance Troupe ha compiuto diverse tournee in Europa e Giappone.

Fra le sue coreografie più importanti ricordiamo Bedhayan Dewa Ruci, Sesaji, Tandhingan Putri, Osiking Ati, Topeng Sekartaji e Bedhaya Gé-Hing.



Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - Iconografia induista

Percorso tematico nella galleria dell’Asia Meridionale


Sabato 9 aprile
ore 14-18 - Proiezione documentari

Proiezione continua di documentari a cura di Giovanni Sciarrino sulle danze bedhoyo


ore 16 - Alla scoperta delle danze giavesi

Incontro rivolto ai bambini e ai loro genitori con Theresia Sri


Giovedì 14 aprile
ore 21 - Aloysius Suwardi e I Southbank Gamelan Players

Concerto di musica giavanese

Aloysius Suwardi è nato a Giava nel 1951. Dopo gli studi al Conservatorio di Surakarta (Giava) si è laureato in etnomusicologia alla Wesleyan University (Stati Uniti). Negli anni ha insegnato in varie Università americane, canadesi ed australiane. Oggi insegna all'Institut Seni Indonesia (ISI) di Surakarta. Suwardi ha sviluppato una parallela carriera come compositore ed interprete sia in ambito tradizionale che contemporaneo. Come compositore è in particolare conosciuto per i suoi lavoro per strumenti autocostruiti. Sue composizioni sono state eseguite in prestigiosi programmi. In occasione del concerto di Torino suonerà il Gamelan Raras Sari (Essenza della musica) accordato nel modo slendro. Accompagnano Aloysius Suwardi i membri del Southbank Gamelan Players.



Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - Sguardi a Oriente: il Genji Monogatari nell’arte

Lettura di un nucleo di opere della galleria Giapponese


Venerdì 15 aprile
ore 18 - Incontro: Un'orchestra differente: il Gamelan

Incontro con Aloysius Suwardi


Giovedì 21 aprile
ore 21 - Le musiche del Sufismo

Incontro con Jean During e Giovanni De Zorzi

Musicista, etnomusicologo ed orientalista. Direttore di ricerca al CNRS francese, During ha pubblicato libri e articoli di carattere etnomusicologico sulle musiche d’area iranica e centroasiatica, analizzandone in particolare i rapporti con la società, la cultura e la mistica islamica. Ha curato la pubblicazione e la registrazione di circa trenta Cd sulle musiche della stessa area. Ha passato buona parte della sua vita in Iran ed in Asia centrale, dove ha acquisito una formazione di musicista professionale.



Gallerie espositive aperte fino alle 23

ore 18 - Ceramica islamica: tecniche e decorazioni

Percorso tematico nella galleria dei Paesi Islamici dell’Asia


MODALITA’ DI INGRESSO AL MUSEO E ALLE ATTIVITA’
I giovedì del MAO:
Gallerie espositive aperte fino alle ore 23.00
Ingresso alle collezioni secondo tariffa ordinaria; visita guidata delle ore 18.00 gratuita, prenotazione consigliata al n. 011-4436927.

Concerti e incontri con gli artisti: ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. Tagliandi in distribuzione a partire dalle ore 20.30.


Incontri del venerdi’ alle ore 18.00 : ingresso gratuito fino esaurimento posti disponibili. Tagliandi in distribuzione a partire dalle ore 17.30. Le gallerie espositive chiudono regolarmente alle ore 18.00


Incontri del sabato pomeriggio per bambini e genitori:

Ingresso e attività gratuite per il minore; ingresso a pagamento per l’adulto (con tariffa ordinaria). Il biglietto dà diritto a partecipare all’incontro con l’artista, fino a esaurimento posti disponibili, e all’accesso alle collezioni.


Le proiezioni del sabato pomeriggio: ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili.


MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11
Orario: martedì-domenica ore 10-18, giovedì ore 10-23, chiuso il lunedì
Ingresso al museo: intero € 7.50, ridotto € 6, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
INFO e prenotazioni: 011 4436927 (lunedì-venerdì, ore 9.-30-16.30)
Ufficio Stampa: Daniela Matteu - Tanja Gentilini tel. 011 4429523
e-mail daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it; ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it

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